Un diritto per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori sul territorio nazionale.
Essendo un diritto è importante riconoscere l’evoluzione della sicurezza sul lavoro attraverso la storia.
Primi passi verso il diritto alla salute dei lavoratori, dal punto di vista costrittivo, che fece nascere il rapporto di obbligo-diritto in base al quale il datore di lavoro era tenuto a fornire un sano ambiente di lavoro e strumenti idonei al prestatore di lavoro che, a sua volta, era abilitato a pretendere l’esatto adempimento dell’obbligo stesso.
L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro
Il lavoro è tutelato in tutte le sue forme organizzative ed esecutive, intellettuali, tecniche e manuali
Ma solo negli anni 50-70 con l’aumento di produzione e grazie alle rivendicazioni sindacali si incominciò a dare finalmente maggiore attenzione al problema della sicurezza sul lavoro.
Da qui in poi il rischio e quindi il routinario infortunio lavorativo o la malattia professionale si trasformerà finalmente nella necessità di individuare interventi preventivi per la tutela della salute dei lavoratori.
Negli anni 90 vennero poi tramutate dalla letteratura tecnica nelle normative di settore i primi decreti legislativi come
Tra il 5 ed il 6 dicembre del 2007, nella fabbrica tedesca della Thyssen di Torino, avvenne uno dei più famosi fallimenti della sicurezza nei luoghi di lavoro. Sette lavoratori morirono bruciati dopo lunghe agonie con ustioni sul 95 per cento del corpo.
Dopo tre mesi, l’inchiesta fu chiusa portando alla luce la verità. “Per la proprietà non valeva la pena di investire soldi in uno stabilimento che si stava per smantellare”. Ma la notte dell’incidente vi lavoravano ancora un centinaio di lavoratori destinati alla produzione di acciaio in condizioni di crescente abbandono e totale insicurezza.
Il 2007 fu un anno orribile di avvenimenti e di indignazione per i gravi casi che hanno visto un costante aumento delle morti sul lavoro. Ricordiamo come l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano fece pesare sul Parlamento che, inchiodato da discussioni interminabili e lungaggini, non legiferava sulla sicurezza sul lavoro e che portò il 9 aprile del 2008 (in soli quattro mesi) all’approvazione del noto Decreto Legislativo n. 81 e che il mese successivo, alla vigilia del primo maggio, veniva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale quale unico testo della sicurezza
La Sicurezza sul lavoro viene oggi regolata dal Decreto Legislativo 81 del 9 aprile 2008 “Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro” che riunisce, modifica e
armonizza la precedente normativa in materia di sicurezza e salute nei luoghi lavoro.
La Salute e la sicurezza sul luogo di lavoro dovrebbero e vanno garantite mediante la politica di cultura della prevenzione del rischio. Dalla letteratura tecnica sappiamo che la cultura della prevenzione, incentrata sulla sicurezza sul lavoro, può essere attuata mediante operazioni di sensibilizzazione come formazione, informazione e addestramento dei soggetti interessati.
Ragion per cui i lavoratori, essendo soggetti a rischio, non avranno solamente un ruolo passivo ma dovranno anche partecipare attivamente insieme al datore di lavoro nel corretto utilizzo di attrezzature, macchinari, sostanze pericolose e contribuire prendendosi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro.
Non a caso la legge italiana prevede l’obbligatorietà di applicare correttamente tutti i dettati in materia di sicurezza sul lavoro come l’obbligo di impartire ad ogni lavoratore una formazione sufficiente ed adeguata rispettando anche le diverse conoscenze linguistiche.
Il ruolo di responsabilità spetta a chi all’interno dell’azienda detiene il potere decisionale e di spesa. Infatti, il Datore di lavoro ai fini legislativi è la figura garante e responsabile della sicurezza sul lavoro aziendale.
Tra i principali obblighi ricordiamo:
Non sono da dimenticare i due principali obblighi non delegabili dal Datore di lavoro ovvero la stesura del DVR (Documento di valutazione del rischio e la nomina del RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione).
Il Datore di lavoro con la collaborazione di Medico Competente, RSPP ed RLS dovrà procedere nella valutazione dei rischi specifici del luogo di lavoro e dei rischi collegati ai processi lavorativi ed organizzativi. L’insieme di queste analisi e delle misure preventive e protettive scelte sulla base della legislatura in materia di sicurezza sul lavoro viene riassunto nel DVR (Documento di valutazione dei rischi).
La legge e quindi lo stato hanno l’obiettivo di stabilire misure e metodi basati su fondamenti scientifici per evitare al massimo incidenti e infortuni. Nonostante il rischio nullo non possa esistere per sua stessa definizione il compito della sicurezza sul lavoro e quello di garantire ai lavoratori un luogo di lavoro sicuro e di poter svolgere le proprie attività al rischio minimo accettabile.
Il principale vantaggio offerto dalla consulenza di un team di esperti in formazione e sicurezza sul lavoro consiste nell’affiancamento delle aziende durante tutto il ciclo propedeutico. Dalla fase di individuazione delle misure di prevenzione e protezione fino alla messa in opera e al mantenimento delle stesse nel tempo.
Di norma e nella prassi accade spesso che il primo input alla sicurezza sul lavoro sia dato da consulenti del lavoro e/o commercialisti i quali a loro volta consigliano dei loro professionisti di fiducia. In un settore complesso come quello della sicurezza sul lavoro si rischia di affidare la tutela della propria azienda a consulenti che per negligenza o mancanza di interesse tendono a non comunicare al datore di lavoro tutti quelli che sono i rischi e gli obblighi trasversali lasciando l’azienda nelle proprie mani.
Per questo motivo l’esperienza di un singolo professionista non può essere sufficiente a garantire un adeguato livello di supporto tecnico per tutte le tipologie di attività produttive presenti sul territorio e sul mercato. Ragion per cui abbiamo costituito una rete di esperti con esperienze nei vari settori come agricoltura, edilizia, industriale, manifatturiero, terziario ecc..
La nostra rete di consulenti non si vale solo di esperti in sicurezza sul lavoro. Se vogliamo fare un esempio per mettere a norma un luogo lavorativo dobbiamo andare ad individuare tutte le componenti che lo caratterizzano. Quindi dovremo andare ad individuare la valutazione del rischio di propagazione incendio sulla base dei componenti presenti nei locali, delle fonti di innesco e anche dei tempi di evacuazione che permettano la fuga in sicurezza. Per questo caso ci avvalleremo di esperti nella prevenzione incendi che operano in collaborazione con i Vigili del fuoco.
I nostri consulenti ricevono una formazione trasversale da specialisti dei vari settori con l’obiettivo di estendere al massimo la consulenza aziendale.
Consulenze Brunetto offre un servizio completo di assistenza e formazione sui temi sicurezza sul lavoro.
Grazie al servizio di progettazione e all’esperienza della nostra rete proponiamo corsi di formazione:
Consulenze Brunetto provvederà ad assistere l’azienda durante tutto il processo sicurezza e in particolar modo ad:
Articoli di semplice lettura e allo stesso tempo delle vere e proprie guide pratiche
WhatsApp us